Disturbo da accumulo e Disorganizzazione cronica

DISORGANIZZAZIONE CRONICA E DISTURBO DA ACCUMULO




Scopriamo insieme cosa sono la disorganizzazione cronica e il disturbo da accumulo



La loro definizione originale è stata scritta Judith Kolberg fondatrice dell’Institute of Challenging Disorganization nel 2001.



Il termine “disorganizzazione cronica” non è una diagnosi medica, ma vuole descrivere lo stato di una persona se: 

- Questo stato persiste da molti anni, 

- La sua disorganizzazione incide negativamente sulla qualità della sua vita e sulle relazioni sociali, 

- Ha provato varie volte a fare da solo ma senza nessun successo, 

- Pensa di non poter cambiare la sua condizione nel futuro.



Ci sono alcuni fattori che sono comuni nelle persone cronicamente disorganizzate:

- Accumulano molti più oggetti, documenti, carta di quanto usino o abbiano bisogno

- Hanno difficoltà a separarsi e lasciar andare le cose

- Hanno molti interessi e molti progetti non finiti

- Hanno bisogno di “vedere” per ricordarsi le cose da fare

- Si distraggono facilmente e perdono la concentrazione

-Hanno spesso scarse capacità di gestione del tempo.



Il “disturbo da accumulo” Implica l’incapacità nel disfarsi di oggetti, l’acquisirne di nuovi in modo

eccessivo e l’ingombro estremo dei luoghi abitati costringendo a vivere in ambienti spesso pericolosi 

e antigienici (Frost & Hartl, 1996).

Ha un impatto negativo sulla qualità della vita di chi ne soffre e dei loro familiari con ripercussioni

pervasive in ambito sociale, economico e della salute visibili soprattutto attraverso difficoltà lavorative

finanziarie e con l’incremento degli accessi ai servizi sanitari fino a 5 volte maggiore rispetto a chi non

soffre di questo disturbo (Tolin, Frost, Steketee, Gray, & Fitch, 2008).



Ho fatto un corso di formazione sulla disorganizzazione cronica e disturbo d’accumulo perché ritengo che sia importante svolgere il mio lavoro con le competenze giuste ed indispensabili per aiutare le persone in modo efficace, creando un rapporto di fiducia, di rispetto, e di empatia.

Lavoro seguendo i desideri e le necessità del cliente, creando dei progetti personalizzati e condivisi, per vivere questa esperienza con consapevolezza e come atto d’amore verso se stessi, per rendere la propria vita semplificata, leggera, in armonia con se stessi, la propria famiglia e ciò che ti circonda.  



La mia formatrice è stata Irene Novello, vice presidente e co-fondatrice dell’associazione APOI, ed è l’unica italiana iscritta dal 2018 all’Institute of Challenging Disorganization (Istituto Americano specializzato nella formazione per Professional Organizers su disorganizzazione cronica, disturbo da accumulo e altri disturbi).



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